
Ognuno è obeso a modo suo, il grasso ha una sua storia in ognuno di noi. Se guardiamo nel suo insieme esistono due tipi principali di obesità: l’obesità androide e l’obesità ginoide. La prima è tipica dei maschi, la seconda delle femmine, ma esistono femmine con obesità androide e maschi con obesità ginoide. Si distinguono dalla distribuzione del grasso nel corpo che è legata alla prevalenza di un tipo di ormone. Vediamo come.
L’ obesità androide, più tipica degli uomini è prevalentemente a carico della parte superiore del corpo: nuca, collo, viso, spalle, torace e addome superiore. Conferisce una configurazione molto arrotondata al tronco a fa assume una FORMA A MELA. Vien chiamata anche obesità centrale o viscerale, perché il grasso è localizzato nei visceri addominali. Si associa più frequentemente ad un aumentato rischio di diabete insulino-indipendente, aterosclerosi, malattie cardio-vascolari ed ipeuricemia.
Al contrario, nell’ obesità ginoide, prevalente nelle donne, il grasso è predominante nella metà inferiore del corpo (fianchi, natiche, cosce e addome inferiore): conferisce una FORMA A PERA con un tronco esile nella parte superiore e allargato a livello delle natiche . Comporta problemi di tipo meccanico, circolatorio ed estetico, ma non sembra associata a complicanze metaboliche e ha meno rischi cardiovascolari.
I due tipi di obesità si valutano mediante il Rapporto Vita/Fianchi (W/H). Si misura la vita all’altezza dell’ombelico e i fianchi nel punto di maggior circonferenza e si esegue il loro rapporto. Se è maggiore di 0,80 nella donna e di 0,90 nell’uomo l’obesità è considerata androide, viceversa ginoide.
L’aumento degli androgeni causa una espansione degli adipociti omentali, un grasso predominante nei distretti superiori ed un decremento della SHBG. Gli adipociti omentali sono più sensibili all’attività dimagrante di alcuni ormoni (catecolamine) e dimagriscono più facilmente, ma il dimagrimento causa un aumento dei grassi nel sangue con un maggior del rischio cardiovascolare.
I due tipi hanno diverse situazioni metaboliche ed ormonali:
1) il tipo androide ha un eccesso nella formazione del grasso con anomalia dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene e iperinsulinismo causato da adeguamento funzionale;
2) il tipo ginoide ha una carenza nell’eliminazione del grasso e brucia poco i lipidi con anomalia dell’asse parasimpatico che tende a rallentare il metabolismo.
In questo modo possiamo giocare con variazioni dietetiche che intervengono a modulare le alterazioni giornaliere degli ormoni e del metabolismo.
DIETA PER IL TIPO ANDROGENICO
Nell’androgenico c’è cortisolo molto alto al mattino con scarsa tolleranza ai carboidrati, quindi dovranno essere limitati soprattutto fino alle 17, orario in cui il cortisolo tende a calare parzialmente.
COLAZIONE
Leggermente iperproteica con scarso apporto di carboidrati, da scegliere tra quelli a basso indice glicemico, cioè che alzano poco la glicemia e stimolano poco l’insulina. Per preservare la muscolatura e cercare di limitare l’effetto catabolico del cortisolo può essere utile assumere appena alzati delle proteine del siero di latte che stimolano blandamente l’insulina che eserciterà il suo effetto anticatabolico senza effetto liposintetico non essendo presenti gli zuccheri.
PRANZO
Iperproteico e iperlipidico carne bianca o rossa e pesci grassi del mare del Nord: salmone, sgombro (i pesci grassi aumentano la sensibilità all’insulina riducendone il picco). Condimenti a base di olio extravergine di oliva (evo) tollerato un po’ di burro meglio se biologico e di malga. Contorno di verdura cotta o cruda (no patate, no carote, no zucca o fagioli o altri legumi)
CENA
Consentiti dosi ridotte di carboidrati a basso indice glicemico (riso basmati e pasta a basso indice glicemico), inoltre sono necessarie le proteine per favorire l’ anabolismo notturno (carni, pese o legumi). Aggiungere sempre le verdure crude o cotte.
DIETA PER IL TIPO GINOIDE
Il ginoide ha una prevalenza degli ormoni estrogeni ed accumula i grassi nei glutei e nelle cosce. Questi grassi si possono limitare stimolando il GH (l’ormone della crescita) che è un anabolizzante e un potente lipolitico, la sua secrezione è massima in situazioni di ipoglicemia e durante il sonno notturno, quindi bisogna escludere i carboidrati nel pasto serale, così si favorisce la secrezione del GH.
COLAZIONE
A base di carboidrati con fette biscottate, gallette di mais con miele o marmellata dietetica consumare frutta fresca di stagione e bere una tisana calda (anche d’estate) o caffè d’orzo o caffè normale.
PRANZO
A base di carboidrati complessi: Pasta integrale con sughi di pomodoro e basilico, o altri sughi leggeri, anche riso integrale o basmati o minestrone, d’estate meglio insalatone con mais e tonno. Sempre contorno di verdure cotte o crude condite con olio extravergine di oliva.
CENA
Iperproteica per favorire l’anabolismo notturno e l’effetto lipolitico del GH. Antipasto di verdure o brodo di carne e verdure. Piatto principale a base di carne bianca o rossa, pese grasso dei mari del nord o legumi. Aggiungere sempre le verdure crude o cotte. Niente pane.
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