Medicina tradizionale mediterranea
UNA TERAPIA SULLE ORME DI IPPOCRATE E GALENO
Metodo curativo che si rifà alle antiche tradizioni europee e mediterranee, discende direttamente da Ippocrate, Galeno ed Avicenna, e seppur datato da più di duemila anni, può essere applicato attualmente con buoni risultati. E’ stato riscoperto e diffuso negli anni duemila dallo studioso di testi antichi di tecniche erboristiche dr. Luigi Giannelli, Direttore dell’Archivio di Medicina Tradizionale Mediterranea.
Applica una metodica fitoterapica tipica delle Medicine Tradizionali che usa il pensiero analogico per l’inquadramento delle patologie e la scelta delle piante, ma è in sintonia con le moderne teorie della Fisica Quantistica sulla visone della realtà. Inoltre i suoi risultati pratici sono anche in accordo con la Evidence Based Medicine (EBM), infatti numerosi studi clinici attuali convalidano l’uso di queste piante e coincidono molte volte con gli stessi usi applicati in antico.
PRESUPPOSTI TEORICI
Si rifanno ai Quattro Elementi di Democrito che individua i quattro costituenti fondamentali dell’Universo: Fuoco, Terra, Acqua e Aria, assieme alle quattro qualità della materia: Caldo, freddo, secco e umido. Le sue modalità diagnostiche sono basate sulla fisiognomica, sull’analisi del polso e sui quattro temperamenti ippocratici. Quest’ultimi sono diversi modi di reagire alle aggressioni patologiche e di produrre squilibri chiamati discrasie che altera il decorso degli umori. La salute si ottiene ripristinando l’equilibrio con una dieta opportuna, un adeguato stile di vita e con piante idonee. Così si riporta al suo vero significato l’assioma ippocratico “che il cibo sia la tua medicina”, associato a regole di sana gestione della vita e a piante scelte tra quelle aventi qualità complementare alla patologia della persona.
In questo modo si realizza una medicina semplice, pratica con una coerenza razionale nelle varie situazioni patologiche e una sua validità con riscontri secondo la Medicina attualmente diffusa.
FISIOGNOMICA
Con la Fisiognomica vengono valutati tutti gli aspetti esterni visibili della persona per una diagnosi delle qualità e degli elementi interni, secondo il principio che l’interno corrisponde all’esterno. Perciò dal portamento, gli atteggiamenti; il colorito e tanti altri segni si può valutare il grado di energia e le predisposizioni ad ammalare e della persona secondo il principio degli umori ippocratici.
L’energia è importante da valutare perché ci fornisce informazioni sulla vitalità dell’organismo. Si valuta dal portamento eretto da manierismi enfatici e dall’assenza di necessità di appoggi. La corazza corporea si manifesta come durezza, freddezza o rigidità, o la deposizione di grasso sopra le parti sensibili o vulnerabili da proteggere.
L’aspetto fisico si analizza in base ai parametri delle quattro qualità. Ad esempio segni di calore sono il corpo magro con muscoli tonici, capelli ricci; segni di freddezza corpulenza flacidità muscolare, tono lasso, capelli radi; segni di secchezza, aspetto “asciutto” magro con articolazioni prominenti, prominenza di vene e arterie e dei muscoli; Segni di umidità sono la presenza di grasso flaccido con pieghe, assenza di muscoli e vene visibili, sottocutaneo edematoso.
I QUATTRO TEMPERAMENTI IPPOCRATICI
Si può guardare anche la corrispondenza con il tipo fisico proprio dei quattro temperamenti. Il Sanguigno è statuario e ben proporzionato, sviluppato intorno i fianchi, cosce e glutei. Peli del corpo abbondante negli uomini. Il Collerico è magro, fisico compatto e nerboruto, con buon tono muscolare, petto ampio a barile. Il Malinconico è gracile e magro, sottile o emaciato, vene prominenti, torace stretto o concavo; costole spesso prominenti. Il Flemmatico è corpulento, solido, possente; tende verso l’obesità. E’ gonfio o grassoccio con ritenzione idrica nella parte inferiore del corpo; piedi gonfi e caviglie sono frequenti.
ANALISI DEL POLSO
Il polso ci può dire molte cose perché le arterie sono collegate col cuore, l’organo principale della facoltà vitale, e il cuore infonde al sangue i principi fondamentali del calore innato e della forza vitale.
Il sangue è un veicolo umorale per energie vitali sottili. Nel corpo il flusso della forza vitale e la circolazione del sangue corrono insieme e in armonia, qualsiasi alterazione del flusso si può sentire dalle modalità di pulsazione dell’arteria.
Il polso si analizza con le tre dita della mano: indice, medio e anulare, poste sulla traccia dell’arteria radiale. L’anulare esamina la facoltà vitale (cuore, polmoni); il medio la facoltà naturale – digestione (organi del tronco); l’indice la facoltà generativa e genito-urinaria.
LA CURA
Si basa su tre assiomi antichissimi che derivano da Ippocrate, ma sono ancora validi:
1- Primum non nocere – la cura non deve danneggiare il paziente
2- Salus aegrotus suprema lex – la salute del malato prima di tutto
3- Cito tute jucunde – la cura deve essere: veloce, sicura e piacevole
Per neutralizzare il disturbo e portare l’organismo in equilibrio vengono utilizzate piante e sostanze le cui qualità e temperamento sono opposti ma complementari per la natura della patologia, nella stessa misura, Eccessivo calore deve essere raffreddato e il fuoco sedato; il freddo deve essere riscaldato e i brividi dispersi; la secchezza deve essere inumidita e l’umidità asciugata.
La Fitoterapia secondo la Medicina Mediterranea non cerca solo di migliorare lo stato del paziente, di togliere il dolore e il sintomo, ma arriva a puntare alla “vera guarigione” alla cura globale perché mira a cercare ed eliminare la noxa primaria della patologia. Non ostenta onnipotenza, ma si pone il problema della cura della persona, non solo attraverso sostanze naturali, ma anche attraverso l’alimentazione e agendo sui comportamenti e sul pensiero del paziente per una vera esperienza di guarigione.
Per approfondimenti si consiglia il libro “Medicina Tradizionale Mediterranea” di Luigi Giannelli ed. Tecniche Nuove 2007.
Visita con diagnosi fisiognomica e lettura del polso secondo la Medicina Mediterranea per info 3889211942
“E’ giunto il momento di esplorare nuove vie per aiutare la salute. Non si tratta di usare in modo esasperato le moderne tecnologie manipolando i materiali biologici, ma cambiare il modo di fare diagnosi e terapia attraverso il cambiamento del pensiero. Secondo l’assioma che “nulla è nuovo sotto il sole” il miglior modo di rinnovarsi è volgere lo sguardo agli antichi e rivedere il loro pensiero con occhi moderni. “